D’innanzi al settecentesco oratorio del borghetto , tra le rocce del muretto che delimita l’erboso sagrato in questo inizio d’inverno primaverile , alcuni fiori aprono i loro capolini .
Questa fresca Achillea adorna con con semplicità ma racchiude un fantastico potere
Il nome gli viene dato da Achille.
Che si racconta la utilizzò per fermare le emorragie dei suoi soldati durante la guerra di Troia. E da qua si evince la sua proprietà antiemorragica, emostatica e cauterizzante.
Oltre a questa capacità madre natura ha riempito di doti questo candido fiorellino .
Si racconta che nelle tradizioni più esoteriche la si utilizzasse per accentuare le doti psichiche nei rituali divinatori dove ci si ricollega alle energie più sottili della Dea Madre.
È anche considerata una delle piante del coraggio
Da indossare quando si devono affrontare situazioni in cui ci si sente a disagio.
E si racconta che stimoli le amicizie.
Questa pianta oltre a questo aiuta a superare i dolori articolari e a rilassare la muscolatura liscia dando sollievo durante il ciclo mestuale e attenuando le perdite di sangue.
Aiuta a placare i dolori lombari.
Essendo sudorifera aiuta a regolare la temperatura quindi ad abbassare la febbre.
E’ davvero una pianta piena di doni.
La si può utlizzare anche per curare il cuoio capelluto e la pelle in generale regola il sebo della pelle e la rende luminosa e tonica.
Grazie